Nati, cresciuti e ostinatamente rimasti fedeli alla provincia d’Arezzo e uniti da un’amicizia e da una passione rare, i Negrita sono uno dei gruppi rock più influenti e meno catalogabili del panorama musicale italiano degli ultimi venticinque anni. Nonostante la continua evoluzione stilistica, una delle loro caratteristiche primarie, il loro sound è rimasto unico e riconoscibile nel tempo, soprattutto grazie alla solidità tecnica e interpretativa, ma anche alla voglia di creare una propria peculiare identità, che prescindesse dal genere musicale suonato.
Dopo essersi fatta le ossa con il nome di Inudibili ed aver successivamente preso il proprio nome dal brano Hey! Negrita degli amati Stones, nel 1992, finalmente, la band viene notata dal produttore Fabrizio Barbacci, realizza due demo ed inizia a frequentare il circuito dei club di tutta Italia, presentandosi subito al pubblico come una rock-band di grande impatto ed energia. Con l’ingresso di Roberto “Zama” Zamagni, che si unisce a Paolo “Pau” Bruni, Cesare “Mac” Petricich, Enrico “Drigo” Salvi e Franco “Frankie” Li Causi, la formazione classica dei Negrita giunge a compimento. Il terzo demo-tape, datato 1993, è il preludio al vero debutto discografico e il pretesto per continuare a suonare senza sosta in ogni locale del territorio. Quando finalmente Negrita giunge nei negozi, la scena italiana subisce uno scossone: l’album rivela immediatamente linee chitarristiche molto ricche e vibranti, una sezione ritmica inossidabile e carica di funk, testi dalle metriche nervose e dai messaggi penetranti. Qualcosa di difficile da catalogare nel panorama musicale nazionale dell’epoca.
L’album desta immediatamente un grande interesse da parte di pubblico e critica, sia grazie al notevole successo radiofonico del brano Cambio, sia ad un capillare tour che porta la band in ogni angolo della penisola e la impone definitivamente come una delle più vivide realtà live del rock italiano.
Il passo successivo, sempre nel 1994, è l’arrangiamento e l’esecuzione insieme a Ligabue del brano L’Han Detto Anche Gli Stones, pubblicato su A Che Ora è La Fine Del Mondo del rocker di Correggio. Sull’onda dell’entusiasmo, l’anno seguente i Negrita danno alle stampe il mini album Paradisi Per Illusi, che fotografa perfettamente la fase di transizione che la band sta attraversando, i nuovi impulsi che iniziano a farsi strada all’interno del proprio sound, ma che soprattutto ne sottolinea nuovamente la forte attitudine live. Il tour che segue la pubblicazione di Paradisi Per Illusi è lunghissimo e di grande successo e percorre nuovamente tutta l’Italia, ma segna soprattutto le prime puntate all’estero: Francia, Svizzera e Belgio si tingono così di Negrita, prima che la band rappresenti l’Italia a Istanbul in occasione del Festival Del Rock Europeo.
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