In un caldo meriggio d'estate, il salotto di in-giro ha l'onore di ospitare un'artista eccentrica, variopinta e…
Ma sta spargendo ovunque pennellate di rosso, tratti di matita!!!
...Oggetti sconclusionati, fiori di stoffa dal giallo sgargiante, carte da gioco di nessun gioco… Un'installazione improvvisata…è la prima volta che qualcuno nel nostro salotto crea una fiabesca scenografia ad un incontro che si prospetta strabiliante!
Grazie Viola, benvenuta!
Grazie a voi per l'invito!
Vi racconto della prima fotografia che hai scelto: in effetti non è un'installazione ma la fotografia del mio studio (praticamente così com'è) usata per la realizzazione di un'opera studiata e pensata, che riguarda un evento molto drammatico, esattamente quello del 6 Aprile 2009 in cui ''la città de L'Aquila è stata distrutta e i comuni limitrofi sono stati spazzati via da un terribile terremoto. 308 vittime ed oltre 70.000 sfollati."
E' una tragedia che ricordiamo tutti e che ha lasciato la città de L'Aquila e i suoi abitanti in uno stato di “separazione” e solitudine profondi, queste tragedie purtroppo continuano come è accaduto anche in Emilia da poco.
Il titolo di quest'opera, una video-performance, è “Favola per un silenzio d'aprile” visibile sul sito nella sezione dei video.
Abbiamo preparato per te un delizioso e fumante decotto di bacche della Patagonia e rose del deserto...
Siamo emozionati, davvero!
La nostra ospite è un'Armonia di colori sorprendente…Ci condurrà in un viaggio all'interno di un laboratorio visivo entusiasmante…
Uscita dalla sua stessa tela, che dipinge per raccontare il mondo, attraversa i colori della sua anima… e la teatralità del suo spirito, con un balzo vitale davvero originale…
Dove hai incontrato, nel cammino, la favola variopinta che risiede nei tuoi pennelli?
Nei miei pennelli risiede l'altra dimensione della vita, l'incontro è stato solo quello con me stessa che mi ha fatto scoprire e tirar fuori attraverso dipinti, monologhi teatrali e video performance, questo nuovo valore. Gli artisti (tutti a mio avviso) oltre a vivere la realtà e vivere la dimensione onirica, hanno anche la fortuna di vivere questo particolare altro aspetto attraverso segni, parole, note e infinite altre espressioni artistiche così potenti, da assorbire l'intensità della vita sotto ogni aspetto e tramutarla in opera d'arte.
A mio avviso una fortuna da non sottovalutare mai e da portare avanti con dedizione e ad ogni costo.
Come nasce un evento in studio, tanto per citarne uno, “8° Piano: pittura teatro musica e altri deliri”?
Raccontacelo in una pennellata di verde!
“8° Piano: pittura teatro musica e altri deliri” è il titolo che racchiude una serie di eventi realizzati assieme musicisti ed attori: puoi trovarli descritti uno per uno alla pagina "Oltreviola, pittura teatro musica e altri deliri".
L'idea dell'evento nel mio studio nasce dal bisogno di unire la mia creatività con quella di artisti con cui c'è una sana e reciproca stima.
Durante questi eventi la magia si alimenta e il pensiero si amplifica regalando allo spettatore nuove sensazioni da portar via come opera d'arte.
Gradisci un dolcetto all'aroma di gerani nepalesi?
Ma sì, proviamo!
La musica accompagna il tuo volo, quanto colore dona alle tue tele? Raccontacelo in una sfumatura di blu...
La musica fa parte della mia vita artistica come il teatro, la lettura, l'ascolto di vite diverse dalle mie e tutto ciò che può alimentare un'ispirazione o accompagnare l'idea durante il gesto della creazione.
Durante il dipingere è sempre quasi presente la musica ma a volte anche il silenzio perché se lo ascolti bene ed hai la fortuna di viverlo, è musica anche quella.
Questa fotografia che hai scelto è la locandina creata per l'evento-incontro nel mio studio con una violinista ed è appunto, uno degli incontri Oltreviola – pittura teatro musica e altri deliri.
Dipinti, disegni, oggetti e tutto ciò che vedi sono ciò che compone e vive nel mio studio, sempre, quindi anche parte integrante dell'opera-evento.
Hai fatto della tua vita un palcoscenico…
La vita è uno spettacolo teatrale ma non vi è finzione. Noi siamo i protagonisti, attorno le cose ci accadono come gestite da un regista di cui non sappiamo nulla e le persone ci ruotano attorno come attori o comparse.
Trovo ciò estremamente affascinante.
Ogni scena di vita ed ogni accaduto è un dipinto da realizzare, un monologo da scrivere, una performance da interpretare ma un “dietro le quinte” in cui nascondersi o preparare le giuste battute, non c'è.
Cosa non troveremo mai tra i tuoi dipinti ?
Il non sentito.
Che importanza ha il tempo nel “teatro” di Viola?
La stessa che do al tempo reale, fondamentale, da rispettare, da non perdere mai; un dipinto nasce nel tempo ma come d'incanto si ferma in un momento che vivrà per sempre.
La tua evanescenza pervade la tua arte, o è l'arte che si appropria del tuo spirito?
Ammetto che non mi ritrovo per nulla nella parola evanescente , sono molto concreta, è dal 1986 che porto avanti la mia ricerca artistica senza alcuna sosta.
Tutto ciò che ho creato, dipinti, performance teatrali, video, scenografie, tutto ciò che vedi nel mio sito è assolutamente concreto e frutto di anni di lavoro. La cosa mi spaventa e mi rende felice allo stesso tempo perché non c'è nulla di più appagante che vivere la propria passione per sempre (per il “sempre” me lo auguro ovviamente ma ci si sto lavorando...).
Un'ultima curiosità...
Dove risiede il confine tra il bianco e il nero, secondo te?
Nella saggezza.
Il sole sta tramontando, tra le chiome dei baobab in giardino, e la nostra ospite raccoglie le sue stravaganze e qualche dolcetto nepalese…
Una pennellata di grazie, Viola, per averci donato una “giornata impensata” e tinteggiato l'anima, il salotto e la lettura!
Beh, spero proprio non sia stata troppo impensata!
Grazie a voi per la calorosa accoglienza, quest'ultima fotografia che hai scelto è stata scattata durante le prove per una performance in cui l'attrice, (in questo caso io), come in tutte le rappresentazioni che realizzo assume le sembianze della protagonista dei miei dipinti: cappello rosso, lunga collana nera, vestito nero e scarpe con grandi tacchi grotteschi, simboli fondamentali e sempre presenti in tutte le mie espressioni artistiche.
Se doveste incontrare una figura così per strada, salutatela, sarò io o il mio alter ego.
Musiche di Luca Buoninfante & Dario De Nicola
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