Storico edificio il cui ingresso si affaccia su Via Sansovinio: restaurato nel 2000, è attualmente adibito a cinema-teatro. Capace di 230 posti, è un classico teatro all’italiana a pianta ovoidale con platea e 37 palchi su tre ordini.
L’interno, con sobrie ma fini decorazioni, presenta un ricco lampadario centrale e, sopra il palcoscenico, lo stemma comunale e l’orologio di sala. Nell’attuale sala bar si intravedono ancora parte delle strutture e decorazioni dell’antico oratorio della compagnia dei Bianchi, inglobato dal teatro nel 1870.
La struttura nella quale si tennero, a cura dei membri dell’accademia savinese dei Sostenuti e dei Rozzi, le prime rappresentazioni documentate (1692) fu lo stanzone del granaio attiguo all’antico oratorio della compagnia dei Bianchi.
Lo stanzone del granaio fu successivamente ampliato (1726) sino a divenire un teatro stabile nel 1777 a conclusione dei lavori diretti da F. Morozzi. Inglobato il contiguo oratorio (1870), dopo nuovi lavori il teatro fu intitolato dagli accademici (divenuti nel frattempo Rinnovati e Concordi) a Andrea Sansovino.
Nel sec. XX dopo nuove ristrutturazioni fu reintitolato al musicista G. Verdi (1901) e cominciò ad ospitare spettacoli cinematografici (1904) sino a quando, scioltasi l’accademia (1949), venne ceduto a privati nel 1951 e quindi adibito a sala teatrale e cinematografica: tale rimase fino al 1985.
Acquisito infine, nel 1988, dal Comune, quest’ultimo ne promosse dapprima (1994) i più necessari interventi di consolidamento e quindi (1998) ne avviò il decisivo restauro, al termine del quale venne nuovamente inaugurato nel maggio del 2000.
La gestione è affidata a Officine della Cultura.
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