Pierpaolo Spollon, protagonista di “Quel che provo dir non so,” un’opera teatrale firmata da Matteo Monforte e lo stesso Spollon, con la regia di Mauro Lamanna, si presenta al pubblico come un attore dotato di una profonda connessione con le emozioni, sia le sue personali che quelle degli altri. La sua esplorazione delle emozioni alza il sipario su domande fondamentali: cosa sono veramente le emozioni? Da quale sorgente traggono origine? Possiamo davvero identificare e comprendere tutte le emozioni che attraversano il nostro essere? In questo intrigante spettacolo, Pierpaolo Spollon, figlio di un padre commissario di Polizia e di una madre segretaria dell’Esercito Italiano, si immerge in un viaggio intimo e riflessivo. Attraverso un monologo che si distingue per il suo tono divertente e autoironico, l’attore ci conduce attraverso la sua vita, iniziando dall’infanzia e esaminando il complesso intreccio delle emozioni che ha vissuto fino ai giorni attuali. Il palco diventa il luogo in cui Spollon mette a nudo i suoi rapporti turbolenti con le emozioni, offrendo uno sguardo sincero e toccante sulla sua esperienza personale. La narrazione abbraccia le sfide e le gioie di comprendere se stessi, cercando risposte alle domande cruciali sulla natura delle emozioni umane. In un contesto che si rivela intrinsecamente legato alla sua identità familiare, Pierpaolo Spollon si propone di dare un nome e un significato a ciò che prova, svelando il complesso intreccio delle sue emozioni e portando il pubblico in un viaggio intimo e universale attraverso il labirinto delle esperienze emotive.
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