...A Revival Trip...
...E' una fresca serata di plenilunio nella verde Irpinia...
Siamo ad una di quelle caratteristiche feste di paese del sud Italia, dove tra bancarelle, luminarie e folla ‘passeggiante', si respira aria d'altri tempi...
La gente passeggia in maniera disordinata, salutandosi allegramente e nell'aria si sprigiona una frenesia festaiola...tipica dei piccoli centri...
L'ambiente è avvolto da un ‘gustoso' senso retrò, nonostante le accecanti luci che costeggiano le strade, e ci riporta alla semplicità dei luoghi montani, di quei luoghi persi nel tempo, tra un passato ‘fervido e presente' ed un futuro appena accennato, che tarda ad arrivare...
E come in ogni festa di paese che si rispetti, giungiamo ad un imponente palco, dove un gruppo di giovani armati di strumenti ed una particolare energia sta ultimando le prove per lo spettacolo…
...Sono gli Stereo8...
Il Nome della Band richiama fedelmente uno standard di registrazione audio su nastro magnetico utilizzato negli anni '60 e ‘70, appunto Stereo8.
Siamo catturati dall'energia esplosiva che trasuda dall'armonia di questa band, e dalla personalissima interpretazione di ricercati brani ed intramontabili successi italiani degli anni del boom economico...
Gli Stereo8 attraversano le complesse strutture musicali del cantautorato, ripercorrendo svariati cammini sonori, da De Andrè, all'Equipe 84, da Vecchioni alla Pfm...
Ci colpisce l'espressività con ‘gocce' di teatralità del loro frontman, che con perfetto stile canoro ed (a nostro avviso!) una ‘azzeccatissima' t-shirt degli Who, regge lo spettacolo con una ‘disinvolta capacità artistica' non comune tra le band di oggi...
L'ensamble ha un ottimo sound che fa da sorprendente trampolino alle limpide e graffianti impennate della voce di Daniele Cianciulli...
La complicità fra gli elementi della band regala allo spettacolo un senso di pienezza musicale...
...Un' interpretazione assai particolare del revival, abbiamo scorto, in questa band, dove i suoni del passato indossano l'arte odierna...Tra fugaci sguardi d'una serietà artistica che, confessiamo, ci ha sorpresi!
Di certo il coraggio musicale dei giovani in questi luoghi è un rigoglioso albero di speranza, oltre ad un profondo messaggio del rispetto per ‘ieri', con la consapevolezza di ‘oggi', a voler rendere orizzonte ‘domani'...
Un applauso meritatissimo agli Stereo8!
Foto e video di Clarissa Roberto
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