In-Giro incontra...Capone & BungtBangt


In-Giro incontra...Capone & BungtBangt

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C'è aria di festa questo pomeriggio nel giardino equo&musicale di In-Giro...

Un'atmosfera adrenalinica pervade le nostre anime...è venuta a trovarci una band a cui è difficile  associare aggettivi per poterla definire...

I Capone & BungtBangt

Per l'occasione abbiamo allestito nel nostro giardino un chiosco, con dei grandi puff, ottenuti dalla raccolta di vecchi materassi di lana e vecchie stole di lino...

La nostra teiera lascia fuoriuscire profumi di un decotto speciale, una  particolare macerazione di radici di rosa canina in un tè all'aroma  di loto...

 

Benvenuti!

Grazie! Che bel giardino ;-)

 

Mettetevi pure comodi, come meglio vi pare...

Ci piace pensare ai Capone & Bungt Bangt, oggi, come alla fusione perfetta tra passato e futuro, tra l'utile e ‘l'inutile', ...o come ad una lega...ad esempio il bronzo...ottenuto dal rame e dal berillio...con le sue svariate sfumature, lì...in quella linea invisibile dove se ne perde il confine visivo ed emozionale...

...Pensiamo ad un albero da frutto fiabesco, dal colore bronzeo, che con i suoi innumerevoli rami attraversa il tempo nella sua trasformazione più pura...

E vogliamo attraversare questo arbusto partendo dal suo fusto primario...

 

Capone...

Raccontaci, in una fioritura primaverile, il cammino di questa crescita...

La primavera è sicuramente il momento più emozionante dell'anno, è in questi giorni che germoglia la vita e si preparano i nuovi frutti. Il progetto Capone & BungtBangt ha avuto il suo debutto proprio in primavera e siamo rimasti sempre aperti all'innovazione, alla novità. Infatti contrariamente a quanto superficialmente si potrebbe pensare, avere a che fare con i rifiuti dal punto di vista artistico ti mette in ascolto, pronto ad accogliere quello che tutti gettano e ad essere capace di ridargli un valore, un significato che spesso lascia sbalorditi per la sua forza e per la sua qualità.

 

Mr Paradais...

...Ramo più antico, perché quest'albero, secondo te, in tutte le sue forme, è in grado di produrre frutti deliziosi musicali inesauribili e qual' è il seme che ne garantisce la succosità....?

Perchè è un albero leggero, multiforme ed adattabile. L'adattabilità, quella che oggi si chiama flessibilità, è una caratteristica necessaria per la sopravvivenza...e noi siamo i maestri della flessibilità...siamo di gomma!

 

Il Rosso...

Pensiamo a te come alla chioma danzante di quest'albero...Raccontaci dei venti che solleticano le tue foglie....

Eh no... non posso raccontarvelo... siamo nella fascia protetta e certe cose non si possono dire ;-) però posso parlarvi dello “zinghi zinghi” con il quale solletico i miei compagni appena si addormentano durate i viaggi del tour...

 

Zelo...

Hai attraversato il teatro della musica servendoti  di innumerevoli e sofisticati strumenti nel tuo cammino.... Ma la tua mazzarra ha una nota in più....Perché?

Si, ha la nota dell'audacia di chi ha il coraggio di uscire dai propri confini costruendo tutto con le sua mani. Noi nasciamo tutti come percussionisti o batteristi, ma poi ognuno di noi ha intrapreso un viaggio verso altri strumenti, diventandone padrone ed acquisendo qualità nuove che ci rendono un pò alieni....

 

Zannella... 

La musica raggiunge la sua essenza più armoniosa attraverso le mani e l'entusiasmo dei bambini....raccontaci, in un soffio di vento partenopeo, del gioco che diviene nota..

La caratteristica di chi fa musica è di rimanere per sempre bambino, e per questo che mi piace continuare a starci a contatto. I bambini napoletani poi hanno una creatività infinita ed alle volte mi sorprendono con le loro intuizioni!

 

Capone...

....Perché per fare un albero ci vuole......

il Sole!


 

Gradite un cioccolatino alle erbe anglosassoni?

Oh yesss!!! It's tea time!

 

Capone...

Cosa vorresti che maturasse in queste vaste fronde che ancora tu credi sia acerbo?

Come nel concetto delle quattro direzioni dei Nativi Americani in ogni direzione sono contenute a loro volta le quattro direzioni, noi non finiremo mai di esplorare il nostro mondo, le nostre direzioni. Per usare la tua metafora ogni germoglio maturo ha in sè germogli acerbi...

Abbiamo scelto di fondere musica e natura e questo ci rende molto, molto vicini alla Terra. Più andiamo avanti e più le siamo vicini e più ci avviciniamo all'arte pura, sapendo che non la raggiungeremo mai, ovviamente. Ma questo non genera frustrazione anzi ci mette l'anima in pace: il fare per il puro piacere di fare utilizzando la materia, quella più informe, la spazzatura, per cercare strumenti impossibili che nessuno ha mai suonato...ti rendi conto che viaggio meraviglioso?

Assolutamente!...

 

...Siamo giunti al tramonto di questo pomeriggio di festa... Il nostro giardino è attraversato da un ultimo fascio di luce.. ed è in questa luminosità, come in un ‘ballo del PorPonPof', che vogliamo salutare i nostri graditissimi ospiti, con l'augurio che possano sempre, attraverso il loro ineguagliabile e coraggioso impegno,  espandere l'amore ed il rispetto per la natura e per tutte le anime che la abitano...

L'uguaglianza è un concetto molto preciso che mi alimenta da quando ero bambino, non riesco a fare differenze tra gli umani e nemmeno gerarchie di importanza tra esseri viventi...chi ha detto che una formica o una pianta vale meno di un essere umano?

Questo modo di pensare è molto in linea con l'alto valore della musica. Un'arte che racchiude una disciplina raffinata e di grandissimo valore sociale e spirituale.

Per questo voglio salutarvi con un pensiero rivolto alla musica ed alle future generazioni:

vorrei che maturasse il rispetto per l'arte, per la musica che è la medicina dell'anima ma che, specialmente in Italia, viene messa all'ultimo posto nei percorsi culturali. La musica è l'unico linguaggio che ti fa pensare senza usare la razionalità, esercita il fisico senza stressarlo e, contrariamente allo sport, non ti fa entrare in competizione, anzi ti fa collaborare con gli altri senza che neanche te ne accorga...è un vero esempio di civiltà e di altruismo.

Mi piacerebbe che i conservatori insegnassero prima l'amore per la musica e dopo la teoria per praticarla.... Che i bambini fossero messi in condizione di esprimersi e poi condotti alla disciplina di uno strumento.... Mi piacerebbe che non si pensasse alla musica come ad un optional, ma come ad uno strumento di evoluzione perchè posso assicurarvi che lo è.

Se il corpo fisico ha bisogno di pane per sostentarsi, l'anima ha bisogno di arte per lo stesso motivo...non si sopravvive senza musica!

 

.....Un sacchetto pieno di ‘grazie' per aver inondato di speranze il nostro giardino....

 

I ‘cartoni, le buatte e le sciartapelle' di sottofondo sono di Luca Buoninfante.

  
  
  
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