Il Teatro Dal Verme è uno storico teatro di Milano.
Un tempo era un prestigioso teatro lirico e vi si tenevano dibattiti politici.
Oggi è utilizzato per concerti di musica classica e proiezioni cinematografiche. L'Expo 2015 ha ripreso l'utilizzo per dibattiti che coinvolgano il grande pubblico.
Negli anni '60 del XIX secolo, nella stessa area sorgeva il politeama Ciniselli, una sorta di circo-teatro, dove si esibiva Gaetano Ciniselli, famoso cavallerizzo, alternandosi con compagnie di prosa e allestimenti di melodrammi. L'affluenza del pubblico, di estrazione popolare, aveva reso la zona turbolenta. Gli edifici accanto al politeama erano di proprietà del conte Francesco Dal Verme che, per sedare le polemiche dei suoi affittuari, comprò il terreno e fece edificare il teatro omonimo.
Il progetto del teatro fu affidato dalla famiglia Dal Verme all'architetto Giuseppe Pestagalli, che ideò un teatro che avrebbe avuto tremila posti, la tipica forma a ferro di cavallo dei teatri lirici, e due ordini di palchi sormontati dal grandissimo loggione (che aveva, da solo, 1400 posti). Il teatro fu inaugurato il 14 settembre 1872, dopo un anno e mezzo di lavori, con Gli Ugonotti di Giacomo Meyerbeer. Ferdinando Fontana nel 1881 lo definì il teatro più bello di Milano.
Al teatro debuttarono molti astri nascenti della lirica, tra cui Giacomo Puccini con Le Villi e Ruggero Leoncavallo con Pagliacci.
Sempre in questo teatro vi fu la prima italiana de La vedova allegra di Franz Lehar, il 27 aprile 1907.
Il teatro fu distrutto dai bombardamenti statunitensi nel 1943 e restaurato nel 1946. Da allora il teatro ospitò solo concerti e raramente furono rappresentate opere.
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