Sono un connubio di punk art, kraut tedesco e canzone d’autore italiana. Il loro album “Corrieri cosmici” ne innalza le aspettative. A sei anni di distanza dalla loro formazione salgono in cattedra i laVis. La voce di Gianluca Viscuso, il synth di Andrea Lepri, la chitarra di Davide Pollio e la batteria di Federico Guardigni miscelano un lavoro con più qualità, più musica, più ricerca, che richiede un ascolto attento: un album intriso di sonorità d’Europa con le contaminazioni dell’India e dai contenuti sconfinati di età perse. “Corrieri cosmici” riporta sempre la mente ad uno spazio, una corsa, una distanza quasi insormontabile, ma colmabile solo dall’immaginazione e dalla musica: un album che coglie il non detto e il non visto. A tratti i laVis riportano agli occhi la nostalgia di Area, PFM, Formula 3 e di tutta quella corrente psichedelica italiana troppo poco citata dai nostri musicisti di oggi. “Corrieri cosmici” ha la sua appendice in “Affinità elettive”, disponibile esclusivamente in digital download. Gli artisti Roberto Amoroso (“Corrieri Cosmici”) e Vacon Satirani (“Affinità Elettive”) hanno realizzato le copertine degli album, entrambi prodotti da Raffaele Montanari e Marco Bertozzi per PMS Studio. Dopo l’esperienza dei concerti londinesi, cosa rara per una band italiana, i laVis hanno dunque concluso il lavoro sull’album “Corrieri cosmici” e lo presenteranno in anteprima assoluta il 19 febbraio al Bronson di Madonna dell’Albero e successivamente a Roma, il 26 febbraio, al Contestaccio. Oltre a questi dischi è uscita in Inghilterra una compilation della DF Records con tre brani inediti remixati a Londra, successivi al loro concerto all’Adam’s Street Strand Club di novembre 2010.
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