Gli Eveline sono di Bologna, hanno già diversi anni di carriera alle spalle, e dal 2000 hanno già pubblicato 5 album di cui 2 autoprodotti. La loro ultima fatica Alfa/Omega esce addirittura sotto la supervisione di 4 etichette, l’inglese Sonic Vista, la tedesca Borowks Music e le italiane Urtovox e la nostra Locomotiv Records. Prediligono un approccio trasversale gli Eveline, non gli interessa stare nei 3-4 minuti canonici del pezzo da radio o cercare melodie facili e d’impatto, sono come una colata di magma, lenta ma che inesorabilmente trascina con sé tutto ciò che incontra, avvolgendolo e trasformandolo nel suo stato di materia incandescente. Mattone su mattone, passaggio dopo passaggio, costruiscono un sound potente, denso, stratificato, circolare, come nell’opener “To Kaluza’s White Quasar” con la sua lenta e costante progressione, o nel finale di stampo Doorsiano nella successiva “Interstellar”. L’atmosfera sabbatica dei primi minuti viene spezzata dalla vena prog che i nostri liberano nella parte centrale dell’album, dove emergono lontani echi di sperimentazioni Zappiane, richiami agli Area e addirittura sfumature dell’indole zingara dei System Of A Down. La conclusione del disco spetta agli splendidi 11 e più minuti di “Lunar 8″, limpida come una giornata di sole dopo un temporale estivo, costruita su una sequenza dolcissima di note di piano sorrette da synth eterei ed inafferrabili… e poi quella voce timida, quella melodia fragile, che sembra sul punto di svanire ogni volta, ma che ti lascia un segno sempre più profondo ad ogni passaggio; la vera perla dell’album, che rimanda dritto agli immensi Radiohead di Kid A/Amnesiac. La forza della band bolognese è di sfruttare pienamente l’elevato minutaggio delle loro canzoni, sviluppando al meglio una varietà di suono e di influenze notevoli, passando dalle costruzioni sonore dei Tool di Lateralus, alle fughe progressive, passando per fortissimi richiami 60s e 70s e le atmosfere post di band come gli Slint. Alfa/Omega abbatterà ogni vostra cognizione spazio-temporale, vi farà viaggiare con la mente e con lo spirito, esplorerete profondità sconosciute, e sarete ricondotti nuovamente alla luce, ancora e ancora… chiudete gli occhi e allacciate le cinture, come in ogni buon trip che si rispetti, sapete quando si parte e non quando di ritorna, e soprattutto dove si arriva.
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