Lo spettacolo che Massimo Bubola e Giulio Cavalli propongono è un percorso parallelo di brani di Massimo Bubola e di letture che l'artista veronese ha collegato alle canzoni, come riferimenti letterari o di cronaca legati alle sue composizioni ed interpretate dall'attore milanese Giulio Cavalli.
Queste canzoni e queste letture rappresentano oggi uno dei non molti percorsi riconoscibili di un'Italia civile ed anche un momento di riflessione per molte persone che faticano a riconoscersi nell'avvilimento culturale di questi anni.
Sono letture e canzoni che rappresentano il bisogno di resistere alla povertà del lessico televisivo, alla volgarità e disinformazione dilagante, non come esercizio di sottolineatura dei propri tragitti letterari, ma come ricerca quotidiana del coraggio, dei percorsi formativi, della voglia di testimoniare la nostra identità con le parole e la musica attraverso le strade di una cammino tra cultura popolare, cronaca, letteratura e canzone.
E così, in modo inaspettato, si fondono pagine musicali indimenticabili come Una storia sbagliata o Fiume Sand Creek, perle del repertorio del sodalizio Bubola-De Andrè, con letture emozionanti e vibranti come Poesie in forma di Rosa di Pier Paolo Pasolini o Alce Nero Parla di J.G Nehihardt. Ballate di grande forza come Il cielo d'Irlanda o Niente passa invano incontrano Allan Poe e Mario Rigoni Stern , Virgilio e Shelley , Sebastiano Vassalli e Primo Levi e brani ancora di Bubola e Cavalli.
Lo spettatore sarà colto dalla sorpresa di scoprirsi così coinvolto e toccato dalla canzoni, dalla poesia e dal racconto, dalla capacità di Massimo e Giulio di creare atmosfere suggestive in cui parola cantata e recitata si fondono insieme in un unico affresco.
Uno spettacolo che è teatro e concerto insieme, tensione civile e poesia; insomma la sintesi di una nuova resistenza, quella del cuore e della memoria, con l'augurio che ci possa portare ad una nuova sera che preluda a nuovi e più luminosi giorni.
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