"Richard Sinclair + PropheXy + Accordo dei Contrari".


Quando: venerdì 29 aprile 2011
Dove: Forlì (Forlì-Cesena)
Genere: Progressive, Jazz, Indie, Rock
Location: Naima Club
Richard Sinclair:
Il 2002 è stato davvero un anno speciale e, almeno per chi scrive, memorabile, segnato dal ritorno di quello che è giusto definire come uno dei musicisti più significativi della “scena di Canterbury”: Richard Sinclair. Gettando uno sguardo anche distratto sul passato “illustre” del Nostro ci sono almeno quattro tappe che balzano prepotentemente agli occhi:
dal 1969 al 1972 Sinclair è nella formazione originaria dei Caravan partecipando ai primi quattro album della band, tra cui il fondamentale If I Could Do It All Over Again, I'd Do It All Over You (1970) e l’acclamato In the Land of Grey and Pink. Forse non è un caso che, con la sua dipartita, il progetto Caravan, pur continuando a regalarci perle abbaglianti come For Girls Who Grow Plump in the Night, non abbia più raggiunto i fasti degli inizi.
Dopo l’uscita dai Caravan, Richard Sinclair dà “voce” e “basso” a quella che, a seconda di molti, è la Band Canterburyana per eccellenza: Hatfield & The North. Insieme a loro pubblica l’omonimo debut album nel 1973 e due anni più tardi, ovvero nel 1975, The Rotter's Club.
Non è finita qui. Se andate a guardarvi tra i credits di quell’altro capolavoro assoluto pubblicato nel 1974 che risponde al nome di Rock Bottom (di Robert Wyatt naturalmente...) trovate il Nostro a suonare il basso in tre tracce su sei, tra cui, gioiello nel gioiello, la struggente Sea Song.
Forse l’apporto di Richard Sinclair ai Camel è stato meno incisivo anche perché, secondo il parere di chi scrive, il sound della band non gli permetteva di sviluppare appieno quella sua caratteristica anima “jazzy” che tanto abbiamo amato. Tuttavia Rain Dances (1977), A Live Record, (1978) e Breathless (1978) sono tre testimonianze discografiche di tutto rispetto.
In definitiva ce n’è abbastanza per definire Richard Sinclair, il “Re Mida” della scena progressiva di quegli anni: con la sua voce inconfondibile, duttile e calda, deliziosamente jazzy ma anche profonda e melodica, il suo basso preciso e nitidissimo sempre molto di “buon gusto” ha trasformato in oro ogni musica che ha toccato…



PropheXy
Si inseriscono nel panorama musicale del progressive rock italiano ed europeo con la partecipazione al tributo ufficiale italiano ai King Crimson (‘The letters: an Italian unconventional guide to King Crimson’) edito nel 2005 dalla Mellow Records e che vede la partecipazione, tra gli altri, del pianista Stefano Bollani. La rielaborazione di ‘The Great Deceiver’ ottiene favorevoli consensi da parte degli appassionati e degli addetti ai lavori. La stessa fortuna riscuote ‘Scartomanzia’, il promo autoprodotto datato 2006. È tramite questo lavoro che il gruppo riesce ad aggiudicarsi il primo posto nella sezione rock della rivista Acid Jazz che pubblicherà il brano ‘Plasticosmic’ nella compilation allegata al numero di agosto 2006. Sono di questo periodo le collaborazioni con Anekdoten (SWE), Sleepy Time Gorilla Museum (USA), Holding Pattern (USA), Le Orme, Deus Ex Machina, Maschera di Cera. Il solidificarsi della line-up ottenuto attraverso le numerose esibizioni live in versione elettrica ed acustica porta alla realizzazione dell’ultimo album ‘Alconauta’. Un mix di pazzia compositiva, metriche non convenzionali, melodie e aperture psichedeliche: una nuova forma di Pro-Aggressive Rock. Nel 2010 un importante cambio di line up vede entrare nei PropheXy il cantante Samuel Rizza e il tastierista Diber Benghi a sostituire Matteo. Dopo un periodo di prove e di reciproca conoscenza musicale, la nuova formazione è pronta per esibirsi affiancando anche ai consueti brani del repertorio PropheXy alcune nuove composizioni.


Accordo dei Contrari

Attivi dal 2001, sono un combo dedito ad un sofisticato rock strumentale, tinto di jazz e musica contemporanea. Raggiunta la stabile line up con Giovanni Parmeggiani (tastiere), Marco Marzo (chitarre), Daniele Piccinini (basso) e Cristian Franchi (batteria), pubblicano nel 2007 l’album “Kinesis” con cui vincono il Progaward per miglior album italiano dell’anno. Seguono concerti e festival al fianco di band di fama mondiale (Anekdoten, Sleepytime Gorilla Museum, Birdfish), cresce così il seguito del quartetto che nel 2010 decide di affrontare la produzione di un secondo lavoro in studio. Registrato interamente live in studio ed attualmente in fase di missaggio, questo disco sarà pubblicato molto presto; nel frattempo la band si esibisce dal vivo presentando in anteprima alcune nuove composizioni.
  
  
  
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